
10 Giu UMORISMO POSITIVO O UMORISMO NEGATIVO?
Positivo o negativo? Che tipo di umorismo hai?
Molti di noi pensano di avere un buon senso dell’umorismo, di sapere come intrattenere o di conoscere tutti i trucchi del mestiere. Ridere fa bene si sa, è terapeutico.
Quando facciamo un battuta simpatica ci sentiamo a nostro agio perché abbiamo fatto ridere i nostri interlocutori. Se guardiamo una scena di un film comico o una commedia a teatro e ridiamo, ci alleggerisce la giornata.
Ma esiste un tipo di comicità che è piuttosto nocivo e che non ha nulla a che vedere con la salute e il benessere.
Per esempio, prendiamo la tendenza a caricare contenuti pseudo umoristici sui social, dico pseudo, perché evidentemente non hanno nulla di comico, ma sono delle vere e proprie mistificazioni dell’umorismo.
Si, certo, ci rendiamo conto che ci sono innumerevoli fattori che definiscono se e come una situazione è comica, sappiamo che ciascuno ha un idea diversa su cosa sia divertente ed infine che ci possono essere molto modi di usare l’umorismo.
Crediamo che manchi una certa educazione alla risata! Per migliorare il rapporto con il ridere e per ridarle il suo giusto valore vediamo insieme alcuni passaggi, per invertire la brutta tendenza alla comicità spicciola e diseducativa.
Iniziamo a distinguere i due tipi di umorismo:
L’ umorismo positivo:
1 – Usa questo tipo di umorismo la persona che tende a fare battute scherzose quando è in gruppo con il solo scopo di creare un ambiente allegro e positivo.
2 – Chi riesce a cogliere il lato comico della vita anche quando le cose non vanno nel verso giusto, consiste appunto nel saper ridere di se e nel mostrarsi divertente anche di fronte alla sventura
L’ umorismo negativo:
1 – Consiste nel mettere in ridicolo, mettere in cattiva luce un’altra persona. Questo tipo di umorismo tende a mettere in difficoltà il soggetto preso in questione. Di solito chi ne fa uso poi si nasconde dietro alla frase : “stavo scherzando”.
2 – È quel genere di umorismo che è rivolto su di se, ci mettiamo in ridicolo per compiacere gli altri, ci auto infliggiamo una sorta di castigo perché non ci sentiamo all’altezza e dunque troviamo questo rimedio che è molto dannoso per la nostra autostima.
Con questa piccola guida forse ci si può ritrovare.
Ci vuole senso di responsabilità per saper ridere
Saper ridere e far ridere per molti di noi è un mestiere, una missione, ma non tutti sono consapevoli di avere una grande responsabilità. Si, dipende da noi saper invertire la tendenza e riconoscere quando si sta esagerando.
L’umorismo negativo porta a gravi conseguenze, prendiamo il caso dei giovani che bullizzano, del branco che prende in giro il singolo, del datore di lavoro che si lancia in battute al limite o ancor peggio del comico che dal palco prende in giro un tizio o generalizza sui luoghi comuni.
Tutte queste sono le naturali conseguenze di una caduta di stile, in casi peggiori contraddistingue la carenza di empatia.
Sembra che non ci sia alcuna voglia di mettersi nei panni dell’altro, e la responsabilità è nostra, di tutti coloro che pubblicano contenuti offensivi, che si abituano e abituano il pubblico a questo stile di comunicazione.
Le persone che usano i social per mettersi in mostra alla ricerca di notorietà, poi fanno il resto. Per fortuna che non tutti siamo così spregiudicati!
Il comico che incarna gli istinti più bassi.
Saper usare una comicità sana, costruttiva per noi e per gli altri è un bene di grande valore. Il comico può incarnare la cattiveria e gli istinti più bassi dell’umanità, ma li rappresenta in scena per criticarli, dimostrare la loro futilità.
Per di più, se ridere fa bene alla salute, il sarcasmo fa male.
È dimostrato (Studi condotti all’università della Western Ontario) che chi possiede questo tipo di umorismo offensivo e provocatorio nasconde livelli alti di ansia e insoddisfazione.
Il passo dall’ironia al sarcasmo è breve, con il sarcasmo si sbeffeggia volontariamente un altra persona o la si vuole colpire con lo scopo di criticare o ferire.
Il vero lavoro del comico.
Ora torniamo al lavoro del comico, trovare la giusta quadra in una battuta potrebbe diventare un’impresa ardua perché oltre a una serie di tecniche e regole comiche, bisogna tenere conto di tante cose e pensare a non offendere gli altri.
Capiamo pure che come comico potresti sentirti censurato e dunque non libero di dire ciò che realmente pensi! Ma non è così!
Pensaci… non è così difficile intraprendere questa nuova strada.
Un vero comico, un vero clown abbandonano volentieri la strada dell’ovvio, del luogo comune, si spinge oltre per distruggerli, li incarna per metterli in dubbio e poi fa ritrovare la strada allo spettatore portandolo fuori dai percorsi abituali dove, per mancanza di stimoli, si è perso.
A questo punto, spero che anche tu sarai d’accordo con noi e che ci aiuterai a invertire questa cattiva tendenza.
Evitare i luoghi comuni e le offese.
Offendere la donna che non rispecchia i canoni di bellezza imposti dalla moda, offendere chi ha difficolta fisiche, offendere chi è in sovrappeso, non fa onore.
A lungo andare si rischia, oltre che offendere e basta, di non trovare più altri spunti e di ritrovarsi sempre con le stesse battute stereotipate! Si rischia di essere ricordato per quello che parla sempre delle stesse cose o che ripete le stesse gag.
Se sei o vorresti fare il comico, ricordati di non offendere gli altri, ma piuttosto di farli ridere con quello che succede a te eleva il tuo grado, mostrandoti divertente in modo intelligente!
Siamo convinti che tu lo farai!
Allora sai ora qual è il tuo tipo di umorismo, Positivo o negativo?
Conclusione
I generi comici che di cui si fa portavoce il vero comico sono positivi e non tendono mai a denigrare o offendere. L’intento è quello di ridare giusto valore alla figura del clown e del comico in generale, per questo Theatre Degart organizza corsi e webinar sul mondo del clown e della comicità, con esempi di clown del passato e con strumenti e tecniche da poter usare e mettere subito in pratica.
Qui troverai ciò che fa per te se stai cercando un corso sull’arte del clown: L’arte del clown