Cosa succede quando una elegante e raffinata vedette di cabaret incontra un simpatico e maldestro personaggio, tanto goffo e dal cuore tenero?
Un’improbabile storia d’amore è la perfetta, quanto rocambolesca, sintesi di tutte le fasi dell’innamoramento. Non una relazione qualsiasi, ma l’amore tra due persone agli antipodi. Tanto timido e impacciato lui, quanto suadente e sicura di sé lei.
Il paradosso è alla base di una comicità raffinata, che strizza l’occhio allo stile retrò della commedia vaudevillee sa combinarlo con gli elementi caratterizzanti la visual comedy, essenzialmente visuali e pertanto di forte impatto. Il tutto si sviluppa con uno stile narrativo peculiare, al limite costante tra il teatro d’antan le surreali atmosfere circensi.
Conquista, disperazione, emozione, avvenimenti imprevisti, catastrofici e, ancora, leggerezza, spontaneità, gioia, felicità, equivoci. È facile immedesimarsi nel mix di sensazioni ed emozioni che solo l’innamoramento sa donare.
Facile e sorprendente: parlano i gesti, non le parole. E nella semplicità di un gesto, c’è tutta la forza dell’universalità della comprensione. La sorpresa di scoprirsi puri e buffi quando siamo innamorati. Le poche parole presenti sono puri accenti sulla mimica, che assieme alla musica è la vera protagonista dello spettacolo.
La commedia ha girato il mondo, riscuotendo numerosi premi sia in Italia che all’estero.
Los 4 Cobre sono i componenti di una stramba famiglia che ha perso la propria identità.
Ciascuno di loro è perso nel mondo virtuale dal quale a fatica si distacca. Solo l’intervento fantasioso e un pò grottesco del padre convince almeno i figli a distaccarsi dal virtuale per dedicarsi alla realtà.
Sono semplici attività che diventano però sane soluzioni alla loro condizione di noia e dipendenza dalla rete. Non mancano momenti di ilarità, gelosie e piccoli disastri che rischiamo di trasformarsi in tragedia. Si tratta di una sequenza di quadri che rappresentano una parte importante della società che si trova alla deriva in mezzo a una tempesta mediatica, dove la maggior parte del tempo e delle energie vengono spesi nell’utilizzo della rete, modificando così le relazioni, gli affetti e i comportamenti.
Osservare questi quattro personaggi, fa cogliere quanto ricca è la vita fuori dallo schermo, quanto farebbe bene ridere dei propri difetti e non cercare a tutti i costi la perfezione. Potrebbe essere la formula giusta per superare questa tempesta. E’ uno spettacolo che nasce da un’ esperimento un po’ folle, come del resto folli sono i protagonisti.
L’intento è quello di fondere due tecniche teatrali: il linguaggio delle maschere e il teatro fisico, del clown e della comicità visuale. Il vero punto d’incontro è la vena comica, lo scopo di fare ridere in modo semplice, senza volgarità e senza l’uso della parola, indossando la maschera con un carattere. E’ questa la vera sfida che ha stimolato i creatori in questo montaggio un pò atipico ma vincente.
Dandy Danno e Diva G sono diventati una coppia di tenerissimi vecchietti che non hanno perso il senso dell’humor. Nel giorno dell’anniversario di matrimonio sono contattati da una voce che propone loro di tornare indietro nel tempo e di rivivere la magia del palcoscenico. Offre loro “La grande occasione”!
Presi dal sentimento di nostalgia accettano e in un baleno si vedono catapultati dentro il tendone del Circo, ad assaporare, ancora per una volta, la dolce sensazione che si prova di fronte alle luci della ribalta. Proprio lì sono attesi per dare inizio allo spettacolo tra lo stupore per la ritrovata giovinezza e la gioia di poter ancora ballare e intrattenere il pubblico, rivivono momenti di pura felicità e di divertimento, in barba allo scorrere del tempo, perché come dice la voce: “il tempo è solo un’illusione”.
“La Grande Occasione” è un florilegio di poesia e comicità nello stile di Dandy Danno e Diva G, dove silenzio e poetica del gesto si fondono in un miscuglio perfetto. Sessanta minuti ricchi di scene burlesche e di avvenimenti che sfiorano il grottesco, dove pubblico e interpreti sono accompagnati a vivere anche momenti di grande coinvolgimento emotivo, necessario più che mai in un periodo storico come questo. “La Grande Occasione” è un inno alla poetica clownesca.