CHI HA INVENTATO BABBO NATALE ?

CHI HA INVENTATO BABBO NATALE ?

Non ti sei mai chiesto chi ha inventato Babbo Natale?

Chi ha deciso che fosse vestito di rosso, con i capelli bianchi e paffuto?

Beh, io l’ho scoperto e te ne parlo oggi!

Nel ns piccolo cinema in sede, in questi giorni guardavamo le commedie e i comici che hanno “usato” il periodo di Natale per sfornare i loro film!

Quanti cinepanettoni vediamo in questo periodo!!!

Anche noi tanti, da Eddie Murphy ai fratelli Vanzina…

Insomma un pò di tutto, ma cerchiamo di analizzare le regole comiche nei film e nel cinema come vengono utilizzate e il Natale ci porta sempre tanto materiale da poter studiare e valutare.

In questi giorni, ci siamo guardati e ci siamo chiesti…

Ma chi ha inventato Babbo Natale???

Sì lo so, ma non stiamo parlando del S.Nicola e di tutta la storia religiosa, non è questo che ci interessa, ci interessa chi ha inventato questo personaggio !!!

Beh, dopo varie ricerche , tra blog e giornali, abbiamo trovato chi è stato e lo abbiamo verificato!

È lui! THOMAS NAST !

A soli 20 anni, Thomas Nast è diventato il più famoso illustratore negli Stati Uniti. Ha descritto la guerra civile, ha combattuto la corruzione e ha creato le due icone più famose dAmerica

Nato a Landau nel 1840, sua madre se ne andarono da lì con lui e sua sorella nel 1848 per sfuggire alla povertà. Il padre, un musicista militare, li seguì tre anni dopo. 

Nast ha sempre trovato difficile imparare la lingua inglese, tanto che nella scuola di New York che frequentava era considerato un fallito, ma aveva un talento che poteva fare a meno delle parole: il disegno. 

Poiché la fotografia non era ancora adatta per catturare i movimenti delle immagini a causa dei tempi di esposizione estremamente lunghi, i giornali impiegavano una serie di illustratori.  Dopo aver preso lezioni di disegno per alcuni mesi, Nast fece domanda per essere assunto dal giornale illustrato di Frank Leslie. Il suo primo incarico – disegnare dal porto i traghetti durante lora di punta – gli valse il lavoro. 

Allepoca aveva solo 15 anni. 

Tre anni dopo iniziò a lavorare per il New York Illustrated News”, per il quale andò in Europa come reporter. 

Qui scrisse della battaglia del secolo  e fu testimone dellinvasione di Napoli da parte di Garibaldi, che aveva già incontrato a New York quando aveva frequentato per qualche tempo lambiente degli immigrati.

Abramo Lincoln e la nascita di Babbo Natale

Con Harpers Weekly, A Journal of Civilization”, una rivista politica americana con sede a New York City, Nast divenne rapidamente famoso e ogni settimana raggiungeva un vasto pubblico di lettori che apprezzava particolarmente le sue caricature politiche . Come la maggior parte degli americani con radici tedesche, Nast scelse di stare dalla parte del nord e contro la schiavitù. 

Il presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln fece ripetutamente riferimento alle sue vignette che denunciavano il razzismo. Per questo motivo Lincoln lo nominò il miglior reclutatore”. 

Nast dimostrò di aver incontrato il favore come nessun altro con la foto speciale di Natale” che Lincoln aveva voluto nel dicembre 1862. 

Il disegnatore prese come modello il Felznickel o Pelzmärtel, termine usato in alcune parti della Franconia per indicare colui che, il giorno di San Martino, l11 novembre, o il giorno di San Nicola, il 6 dicembre, portava noci e frutta nel suo sacco per i bambini buoni. 

Gli disegnò guance paffute, una lunga barba e gli fornì giacca e pantaloni a stelle e strisce patriottiche e un cappello bordato di pelliccia. 

Fu così che nacque il Babbo Natale dAmerica, che divenne rapidamente unicona nazionale. 

Perché a differenza di San Nicola, che molti soldati dellUnione conoscevano dallEuropa, inizialmente non piaceva ai bambini, ma piuttosto distribuiva i suoi doni alle truppe sul campo, divenendo una figura di consolazione nazionale.

Babbo Natale non è stata lunica figura con la quale Nast ha arricchito limmaginario americano. Un altro era lo zio Sam, che, con un frac, un cappello a cilindro e una folta barba appuntita, è stato disegnato prendendo spunto da Abraham Lincoln. 

Infine Nast disegnò lelefante che divenne il simbolo, valido ancora oggi, del Partito Repubblicano contrapposto allasino, simbolo dei Democratici. Con i suoi disegni, Nast ha anche contribuito a far conoscere la $” come simbolo del dollaro in ogni angolo del Paese. 

Nast era finalmente un uomo famoso e ricco ma i tempi cambiarono velocemente. Ben presto i disegni di Nast non corrisposero più allo spirito culturale dellepoca. 

Per salvarlo dalla rovina, il Presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt nominò console Nast in Ecuador, dove cadde vittima della febbre gialla nel dicembre 1902. 

Nel 1931, Coca-Cola mise per la prima volta la figura di Babbo Natale al centro della sua pubblicità natalizia, inconfondibilmente simile al modello disegnato da Nast.

La figura dell’omone col pancione e le renne, vestito di rosso e dispensatore di regali, è nata “a tappe” dalla sovrapposizione di personaggi diversi, fra cui vari miti nordici e due santi cristiani, san Basilio e san Nicola, appunto: 

proprio dalla storpiatura del nome di quest’ultimo (in olandese Sinterklaas) sarebbe nato il nome “Santa Claus”.

Fu l’illustratore americano Haddon Sundblom a copiare Nast e cercare di averne i meriti, nel 1930, codificando l’abito biancorosso che conosciamo: la sua committente era Coca-Cola, che usò poi Babbo Natale come testimonial della sua bibita, venduta con gli stessi colori. 

Così Santa Claus e Coca-Cola partirono alla conquista del mondo, ma ora sappiamo bene che il papà di Babbo natale era un semplice mortale.

Oh…  fa rima!!!